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Salento ionico dove andare

Per i tanti che in questi giorni si trovano a trascorrere le loro vacanze nel Salento ionico dove andare per godersi appieno tutto il fascino di questo versante del bellissimo e lunghissimo litorale salentino è una questione che necessita una piccola guida, che illustri tutte le attrattive dei centri che come tante piccole perle impreziosiscono il litorale.

Il Salento ionico va da Porto Cesareo a Santa Maria di Leuca, tra questi due punti si dipana un itinerario tutto da scoprire, che non mancherà di affascinare e conquistare. Come detto, Porto Cesareo è la prima ad accoglierci come porta d’ingresso del Salento sullo Ionio, i suoi fondali bassi sembrano voler dare confidenza al bagnante, mentre le sue acque chiare e trasparenti sono un invito a immergersi nei suoi flutti salsi. Un porto naturale, il cui litorale alterna le spianate calcaree dei terrazzi  a spiagge, dove la duna costiera ospita una fitta vegetazione arbustiva tra golfi, insenature, speroni rocciosi, scogli e isolotti. Più a sud Sant’Isidoro, quasi un abile acrobata in bilico sulla costa a strapiombo. Il colore bruno del calcare fa da sfondo ai colori tenui e chiari delle casette dei pescatori, che sembrano inseguirsi sull’erta dello scoglio per poi ammassarsi in un precipitoso arrestarsi sul filo del precipizio. Scendendo ancora, il Salento ionico dove andare lo suggerisce con  la sua costa sinuosa, che si allarga e si tinge del verde rigoglioso e smagliante del pino di Aleppo lasciando intravedere Porto Selvaggio. Qui la macchia mediterranea si carica di tutta la tavolozza dei suoi sentori e colori e il mare sembra ingaggiare con essa una singolare tenzone cromatica aggiungendo intensità e sfumature allo zaffiro del suo manto.

A contrappuntare il verde delle serre, che come dorsi docili di mulo ritmicamente si alternano, sparse case bianche in un lucore accentuato dai tagli di luce netta che solo chi ha trascorso le sue vacanze nel Salento può intendere. Porto Selvaggio preannuncia Santa Caterina con il suo porticciolo, le sue acque trasparenti. Qui tutto appare misurato sulla piccola scala, il porto si sovrappone alla spiaggia e la scogliera corre sinuosa flettendosi fra cale e rade fino a Santa Maria proseguendo fino a giungere a Lido Conchiglie e alle porte di Gallipoli. Giungendo qui da nord si può scorgere in maniera distinta il grande semicerchio occhieggiante di luci dei paesi vicini, che come un abbraccio stringe la perla dello Ionio.

Scrive Cesare Brandi “Per chi non lo sapesse, Gallipoli, con la sua fonte a due facce, l’una greca, l’altra rinascimentale, è come una fortezza ridotta a giardino d’infanzia su un mare tenero, basso, trasparente. … più grande, più amena, più luminosa, sembra quasi galleggiare sulle acque”. La roccia abbandona la costa in corrispondenza della Purità e poi verso Lido Piccolo per lasciare spazio ai riflessi di silice della sabbia arroventata sotto la canicola estiva. Qua e là sparsi sulla battigia eroici pini resistono alla salsedine e ai venti marini. Torre Pizzo riprende l’arabesco della costa calcarea che prosegue estrosa fino alle marine di Alliste, di Racale e di Torre Suda. Avamposti marini cui guardano le spalle paesi di case chiare immerse nel verde lucido degli ulivi, interessante diversivo per chi trascorra le vacanze nel Salento.

Il mare si tinge di riflessi verdi verso Ugento e Torre San Giovanni, un mare pescoso che offre nella zona interna, a chi opti per le vacanze nel Salento, una ricca e vasta area archeologica piena di tesori inattesi. Aggrappata sulle cime di sasso delle serre, nel biancore che porta inscritto nel suo nome, Leuca termine ideale del Salento ionico dove andare a cercare il bandolo da cui si diparte questo filo acquoreo su cui si affacciano sospesi tra mare e cielo terso splendidi centri da scoprire e da cui farsi sorprendere.